Promuovere un sito web: la checklist per rilanciare la vostra pagina

Quando si parla di “rilanciare un sito web” si intende una profonda riprogettazione di una pagina. Questa ha come oggetto non solo il layout e il design, ma anche la struttura della pagina stessa, la cosiddetta “architettura del sito”. Per migliorarne l’usabilità è importante innanzitutto ridefinire il concept della struttura dell’intera pagina. I contenuti vengono quindi riadattati alle esigenze attuali e i percorsi di navigazione ottimizzati per una performance eccellente che duri nel tempo. I motivi per il rilancio di un sito potrebbero essere tanti. Adattare una pagina agli ultimi sviluppi nel comportamento sui motori di ricerca e modificarne l’usabilità, comporta il più delle volte riorganizzazioni sostanziali. Ma anche dare un nuovo orientamento alla gamma di prodotti e servizi offerti è di solito una misura che si accompagna con quelle appena menzionate.

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Gli interventi all’architettura di un sito si accompagnano però al rischio di errori che potrebbero danneggiarne la visibilità sui motori di ricerca, rendendo ai visitatori più complicato riuscire ad arrivare su quella pagina. La seguente checklist vi offre una panoramica dettagliata sui punti più importanti di cui tener conto per riportare al successo il vostro sito web.

1. Struttura di navigazione: la base per il successo di ogni sito è che abbia una struttura logica. Solo se riescono a orientarsi tra le diverse sottopagine, i visitatori riescono a interagire nel modo giusto con il sito. Una struttura di navigazione chiara costituisce un’importante garanzia di successo. Se avete pianificato un concept per il rilancio, dovreste verificare quanto tempo gli utenti impiegano a cliccare sulle pagine più rilevanti e, se necessario, effettuare le debite modifiche. Nel migliore dei casi l’utente raggiunge il suo obiettivo in massimo cinque clic.

2. Reindirizzamenti: se nell’ambito del rilancio del sito web si verifica un trasferimento di dominio o alcune sottopagine vengono migrate su nuovi URL, i gestori dovrebbero assicurarsi che i visitatori possano trovare i contenuti nel posto giusto pur non conoscendo il nuovo indirizzo. Gli utenti di Internet che si recano sul vostro sito inserendo ancora il vecchio URL dovrebbero essere reindirizzati sulla nuova pagina con un redirect permanente 301.

3. Backlink: di regola ogni sito web è dotato di un profilo backlink. Si tratta di un certo numero di link che da alcuni siti rimandano a un altro. Questi link in entrata sono fondamentali per la valutazione della rilevanza di una pagina da parte dei motori di ricerca e non dovrebbero assolutamente andare persi in caso di riprogettazione. Si consiglia pertanto di analizzare il profilo backlink durante la fase di realizzazione del nuovo progetto. Backlink di qualità dovrebbero anche essere preservati, nel caso in cui l’URL delle pagine di destinazione cambi. A questo proposito, quindi, i gestori dei siti web dovrebbero contattare quello della pagina reindirizzata chiedendogli di adattare l’URL del link. In alternativa è possibile salvare una parte del link juice tramite un redirect permanente 301. Se nel profilo backlink ci sono link indesiderati, è possibile rimuoverli.

4. Collegamenti interni: se nel rilancio di un sito web rientrano anche le modifiche alla struttura della pagina, i gestori di un sito web dovrebbero assicurarsi che tutte le sottopagine del sito siano collegate internamente. Il collegamento interno è un potente strumento SEO, essenziale per la completa indicizzazione di una pagina: anche i link interni, infatti, trasmettono link juice. Persino le sottopagine che non hanno alcuna rilevanza in termini di link esterni, dunque, portano a un buon posizionamento sui motori di ricerca, i cui crawler utilizzano la rete dei link interni di un sito internet per esplorarli. Se prima del rilancio ci sono ripensamenti riguardo la struttura dei link interni, i gestori di siti web possono dunque redistribuire il link juice nei loro siti in modo ottimale.  

5. Management delle indicizzazioni: un rilancio viene di solito preparato in sede di sviluppo. Generalmente, effettuare un’indicizzazione prima che il sito vada online non è una scelta consigliabile. I gestori di siti web ricorrono pertanto ai robot.txt e ai meta tag robot, per bloccare l’accesso ai crawler. Questi meccanismi di sicurezza devono essere rimossi per il lancio del sito, altrimenti si rischia di tagliare fuori anche una grande fetta di visitatori. È inoltre possibile controllare i blocchi imposti dal robots.txt e compiere eventualmente gli adeguamenti necessari.

6. Metadati: rilanciare un sito web è l’occasione ideale per curare tutti gli aspetti della sua ottimizzazione onpage. Requisito base per un buon posizionamento sui motori di ricerca è l’inserimento di meta-title e meta-description per ogni sottopagina, nonché descrizioni nell’attributo alt di ogni immagine.

7. Contenuti duplicati: se durante la riorganizzazione del sito trovate contenuti doppi, questi dovrebbero essere segnalati ai motori di ricerca. Nell’ottimizzazione onpage è ormai prassi inserire il tag Canonical, che consente al gestore di un sito di contrassegnare il contenuto di una pagina come duplicato e di rinviare all’URL originale. Nel migliore dei casi il tag Canonical viene utilizzato per ogni sottopagina, con la differenza che URL con contenuti unici rimandano a sé stessi.

8. Mappa del sito: le mappe del sito (o sitemap, in inglese) possono essere paragonate ai segnali stradali. Tutti i nuovi URL che vengono aggiunti a un sito durante la fase di rilancio andrebbero segnalati qui. Mentre il link alla sitemap in formato HTML dovrebbe essere a disposizione dei visitatori possibilmente su ogni sottopagina, la sitemap in formato XML viene registrata negli strumenti di Google Webmaster. In questo modo, i gestori di siti web si assicurano che il motore di ricerca indicizzi prontamente le nuove sottopagine.

9. Tracciamento: i gestori di siti web che utilizzano codici di tracciamento come quello di Google Analytics dovrebbero integrarli anche nei codici sorgente delle nuove sottopagine. Per evitare errori nei dati, Google offre con il Tag Assistant: uno strumento gratuito di validazione per il proprio browser.

10. Tempo di caricamento: un fattore fondamentale dell’usabilità di un sito è la sua velocità di caricamento. Motori di ricerca come Google la utilizzano pertanto come fattore per la valutazione della rilevanza di un sito. I gestori di pagine web dovrebbero assicurarsi che la loro pagina web abbia dei parametri soddisfacenti anche dopo il rilancio. Per capire come aumentare la velocità di un sito, vi proponiamo questo articolo.

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Dopo il rilancio

Dopo ogni rilancio c’è una fase di controllo. Non c’è momento migliore dei primi giorni dopo la riorganizzazione per eseguire un monitoraggio a 360 gradi, con il quale il gestore di un sito web può rilevare eventuali effetti negativi di alcuni cambiamenti apportati, far luce su eventuali errori e prendere le relative contromisure.

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